giovedì 18 gennaio 2018

LANA e SETA al microscopio

ABBIAMO OSSERVATO AL MICROSCOPIO OTTICO UNA FIBRA DI LANA E UNA DI SETA

LA LANA E' UN TESSUTO NATURALE RICAVATO DAL PELO DI PECORA

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LA SETA E' UN TESSUTO NATURALE RICAVATO DALLA CRISALIDE DEL BRUCO DEL GELSO.
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giovedì 24 marzo 2016

Presentazioni Regioni 5B

Presentazioni delle regioni fatte in PowerPoint dalla classe 5B.
Toscana ML
Umbria LF
Sardegna TA
Molise FF
Puglia GM
Liguria EM
Friuli EV
Calabria LS
Abruzzo MG
Aosta CS
Lazio EF
Risolto anche il problema che richiedeva l'accesso in fase di download di alcuni file!

mercoledì 23 marzo 2016

Presentazioni Regioni 5A


Presentazioni delle regioni fatte in PowerPoint dalla classe 5A
Liguria IF
Campania LK
Piemonte LM
Lazio SJ
Veneto MM
Sardegna AG
Sicilia MG
Calabria MA
Toscana AJA
Lombardia MD
Risolto anche il problema che richiedeva l'accesso in fase di download di alcuni file

giovedì 10 marzo 2016

Roma - le Origini, la Repubblica

La penisola italiana prima della fondazione della città di Roma
 Roma viene fondata e inizia l'espansione (verde + viola) ma arrivano i galli (frecce rorre). Roma viene conquistata e saccheggiata subisce un duro colpo e perde molti territori (si riduce al solo viola) ma riece a respingere gli invasori.
 Roma con battaglie e alleanze aumenta il proprio territorio. Per la conquista di tutta la penisola centro-meridionale, rimangono alcune colonie greche della Magna Grecia (viola). Roma dichiara guerra e in soccorso delle colonie arriva Pirro, con i suoi elefanti e soldati. Sarà una guerra sanguinosa ma alla fine Roma vince.
 Ormai tutta la penisola è controllata da Roma e dai suoi alleati. Rimangono escluse le isole, occupate dai Cartaginesi.
 Territori Romani alla fine della prima guerra punica

mercoledì 9 marzo 2016

Roma- le XII Tavole



TAVOLA I 
SE È CHIAMATO IN GIUDIZIO, VADA. SE NON VA, SI PRENDANO TESTIMONI: POI LO CATTURI.
SE ENTRAMBE LE PARTI SONO PRESENTI, IL TRAMONTO DEL SOLE SIA IL LIMITE ULTIMO [PER LA DISCUSSIONE]. 
Queste norme ci permettono di capire come per i Romani era importante rispettare una PROCEDURA durante i processi. Nessuno poteva utilizzare la forza per portare un altro cittadino in giudizio. Si stabilisce le modalità di convocazione davanti al magistrato. Se non ci si vuole presentare si fa constatare ciò da testimoni e poi è possibile usare la forza fisica per catturarlo e condurlo avanti al giudice. Nella seconda viene stabilito un termine molto pragmatico per la durata dei processi. 

TAVOLA II 
Per le controversie, i problemi di tipo economico (contratti non rispettati, eredità, ...) si agiva mediante richiesta ad un giudice. Chi agiva così diceva: "IO AFFERMO CHE TU MI DEVI DARE DIECIMILA SESTERZI IN BASE AD UN ACCORDO. IO CHIEDO CHE TU AMMETTA O NEGHI" - "POICHÉ TU NEGHI, CHIEDO DI ASSEGNARMI UN GIUDICE O UN ARBITRO."
Per i romani erano molto importanti queste forme che avevano valore legale! erano una via di mezzo tra una formula magica, religiosa e una formula legale. In questo modo, usando sempre le stesse parole per le stasse cose, nessuno poteva dire di non aver capito o aver capito male.

TAVOLA III
1. IN CASO DI RICONOSCIMENTO DEL DEBITO (quello che era dovuto ad un'altra persona) ... VI SARANNO TRENTA GIORNI FISSATI DALLA LEGGE (per saldare il debito).
2. DOPO TALE TERMINE ABBIA LUOGO LA CATTURA [DEL DEBITORE]. VENGA CONDOTTO AVANTI AL MAGISTRATO.
3. IL CREDITORE LO PORTI CON SÉ E LO LEGHI CON CEPPI DI QUINDICI LIBBRE; NON PIÙ PESANTI, MA SE VUOLE DI MINOR PESO.
4. SE [IL DEBITORE] LO VUOLE, VIVA A SUE SPESE. SE NON VIVE DEL SUO, CHI LO HA CATTURATO GLI DIA UNA LIBBRA DI FARRO AL GIORNO. SE VUOLE ANCHE DI PIÙ.
Vi era però nel frattempo il diritto di trovare un accordo; se esso non si trovava i debitori restavano prigionieri per sessanta giorni. Durante questi giorni veniva condotto per tre giorni di mercato consecutivi avanti al magistrato e veniva detta l'ammontare della somma che era stato condannato a pagare. Nel terzo giorno di mercato veniva giustiziato oppure mandato al di là del Tevere per essere venduto.
6. NEL TERZO GIORNO DI MERCATO SIA TAGLIATO IN PARTI. SE [I CREDITORI] NE TAGLIERANNO PIÙ O MENO DEL DOVUTO, NON ANDRÀ A LORO PREGIUDIZIO.

TAVOLA IV
SUBITO UCCISO AVVIENE PER UN BAMBINO PARTICOLARMENTE DEFORME.

TAVOLA V
I romani vollero che le donne, anche se di età matura, fossero soggette a tutela, eccetto le sacerdotesse, che vollero fossero libere.
3. SE IL PATER FAMILIAS (chi è morto) HA DISPOSTO CIRCA IL PROPRIO DANARO E CIRCA LE SUE COSE, CIÒ ABBIA VALORE LEGALE
4. SE CHI NON HA UN EREDE MUORE SENZA TESTAMENTO, ABBIA TUTTA L'EREDITÀ IL PARENTE PROSSIMO.
5. SE MANCA ANCHE UN PARENTE PROSSIMO, ABBIANO L'EREDITÀ QUELLI CHE APPARTENEVANO ALLA GENS (famiglia allargata) DEL DEFUNTO
7. SE UNO È PAZZO, ABBIANO POTESTÀ SU DI LUI SUI SUOI BENI I PARENTI.

TAVOLA VI
L'EFFICACIA DELL'USUCAPIONE RICHIEDE PER UN TERRENO DUE ANNI, PER TUTTE LE RESTANTI COSE UN ANNO.
Passato un tempo previsto dalla legge se non si è il proprietario di un bene (terreno, una casa, un carro, …) ma lo si usa come se si fosse il proprietario alla luce del sole, in pubblico, senza nascondere niente e nessuno protesta si diventa proprietari. A Roma un campo non oteva restare improduttivo, senza produrre cibo ci sono tante bocche da sfamare in una città sempre in continua crescita.
7. LA TRAVE O PALO UNITO AD UNA CASA O AD UNA VIGNA E CHE SERVE DI SOSTEGNO, NON PUÒ ESSERE TOLTO.

TAVOLA VII
Per i romani i confini dei campi, i corsi d'acqua e chi aveva il diritto di passare su un terreno o una strada erano aspetti importantissimi precisati nei minimi dettagli.
SE UN ALBERO CHE CRESCE SUL CAMPO DEL VICINO, VIENE PIEGATO SUL TUO CAMPO, POTRAI LEGITTIMAMENTE FARLO ELIMINARE.
È CONSENTITO RACCOGLIERE I PROPRI FRUTTI CADUTI SUL FONDO ALTRUI.

 

TAVOLA VIII
CHI AVRÀ CANTATO UN CANTO INFAMANTE [sarà punito con la pena di morte]. CHI AVRÀ FATTO INCANTESIMI SUI FRUTTI DEI CAMPI ... [sarà punito con la pena di morte].
Le XII Tavole stabiliscono la pena di morte in pochissimi casi, ritennero doverla stabilire in questi: se alcuno avesse offeso pubblicamente o avesse composto una poesia che fosse di infamia e vergogna per altri. E' probabile che la disposizione si riferisse anche a formule di maledizione o ad incantesimi.
2. SE UNO ROMPE AD UN ALTRO UN MEMBRO, E NON VIENE AD UN ACCORDO CON LUI, SUBISCA LA PENA DEL TAGLIONE (ochhio per occhio, dente per dente, osso per osso)
5. [CHI] HA ARRECATO UN DANNO ... DEVE RISARCIRLO.
I romani sono molto pratici. Se uno rompe un braccio che gli venga rotto il braccio a sua volta non aiuta nessuno, in città ci saranno solo due persone in meno che possono lavorare. Si cerca allora un accordo per risarcire il danno.
SE ALCUNO HA COMMESSO UN FURTO DI NOTTE E SE IL LADRO È STATO UCCISO, L'UCCISIONE SIA LEGITTIMA.
DI GIORNO [È LEGITTIMA L'UCCISIONE] SE IL LADRO SI DIFENDE CON UN'ARMA E [IL DERUBATO] HA LANCIATO GRIDA DI AIUTO.
Per gli altri ladri colti stabilirono che se essi erano liberi venissero fustigati e aggiudicati al derubato [come schiavi]; se erano schiavi che venissero prima fustigati e poi gettati dalla rupe [Tarpeia]; invece i giovani venivano fustigati e dovevano risarcire il danno.
SE UN'ARMA SFUGGE DALLA MANO ... SI OFFRA UN ARIETE.
In caso di uccisione non voluta non si era puniti ma ci si liberava offrendo agli dei in onore della vittima un ariete da sacrificare. Raccogliere di nascosto i frutti dei campi altrui era per le XII Tavole delitto capitale, più grave dell'omicidio.

TAVOLA IX
COLUI CHE HA ISTIGATO I NEMICI O CHE HA CONSEGNATO UN CITTADINO AI NEMICI, SIA PUNITO CON LA PENA DI MORTE.
Viene anche vietato uccidere chiunque prima che fosse condannato.

TAVOLA X 
1. UN MORTO NON SIA NÉ SEPPELLITO NÉ BRUCIATO ENTRO LA CITTÀ

lunedì 7 dicembre 2015

Il Vittoriano

Il Vittoriano è un monumento simbolo dell'Italia unita. Il complesso monumentale venne inaugurato da Vittorio Emanuele III il 4 giugno 1911. Fu il momento culminante dell'Esposizione Internazionale che celebrava i cinquanta anni dell'Italia unita.
Nel link sottostante la ricerca fatta in classe ed elaborata in word delle classi V.